Una edizione dalle emozioni forti. L’ottavo Dieciminuti Film Festival è finito da poche ore ma ancora non ci sentiamo stanchi ed appagati, pullulano nelle nostre teste tante nuove idee simili alle tante lampadine accese che il protagonista di Luminaris (corto argentino in concorso che per noi è stato un colpo di fulmine) produceva dalla bocca per lavoro.
E’ stata l’edizione dei miracoli. Un miracolo economico, perché con un budget ridotto del 40% rispetto all’anno precedente (per l’80% coperto da sponsor privati), pari a 4mila euro, siamo riusciti a promuovere e regalare un festival di respiro internazionale degno delle kermesse più grandi ad un pubblico che ancora una volta ha superato le mille presenze; un miracolo culturale, perché mai a Ceccano e in provincia era stata organizzata una manifestazione così ricca di stimoli, di offerte, di ospiti, di conferenze, di proiezioni così di alta qualità e interesse; un miracolo sociale, perché uno staff di 37 persone con una media età di 25 anni che gestisce per quattro giorni migliaia di persone (di cui una altissima percentuale di coetanei) senza una minima sbavatura è un esempio da seguire per tutti, detto senza false modestie, è un dato di fatto.
Abbiamo ancora nel cuore, il cuore che portiamo nei giorni del festival stampato sulle nostre maglie, tutti i volti degli spettatori che hanno assistito alle serate, dei registi che hanno partecipato, dei giornalisti che ci hanno seguito, degli ospiti che ci hanno onorato della loro presenza, e non li dimenticheremo mai.
Per questa ottava, splendida, emozionante edizione del festival ringraziamo:
Il Comune di Ceccano, che è vero, sì, ci ha dimezzato il budget, ma che dal principio non manca mai di farci sentire la presenza e vicinanza nella risoluzione di tutti i problemi, partendo da Mauro Scarsella, passando per Filippo Sodani e arrivando agli amministratori che hanno presenziato alla manifestazione, il Sindaco Manuela Maliziola, il vicesindaco Pasquale Casalese e l’assessore Camillo Maura.
L’Istituto di Cultura dell’Ambasciata dell’Iran di Roma, in particolare il direttore, Dott. Pourmanjan, che ci ha onorato sia del patrocinio che della sua presenza alla manifestazione; la prof. Bianca Maria Filippini e la scenografa Mahnaz Esmaeili per aver reso partecipe il nostro pubblico delle magie del cinema iraniano, cui era dedicata quest’anno la sezione Esplorazioni. E ultimo ringraziamo Gaetano Iorio, appassionato di cultura persiana che ci ha fatto da ponte in questo splendido gemellaggio.
I nostri sponsor privati, senza i quali, lo ribadiamo sempre, non esisterebbe il festival, ad ognuno di loro, da quello che ci ha dato di più a quello che ci ha dato di meno, andrà sempre il nostro ringraziamento più sentito.
Giovanni Proietta e Romina Moscato, e per lo spazio cinema italiano anche Vincenzo Martorella, Dario Facci e Antonio Lauretti, per aver condotto le quattro serate con allegria, leggerezza e professionalità. Sono i nostri volti pubblici ormai, e non li lasceremo liberi facilmente neanche in futuro!
Vanessa Cremaschi e i protagonisti de “Il Cinema lo faccio io”, per averci raccontato come si fa a portare avanti idee libere di cinema senza soldi, un concetto che sentiamo molto vicino e che speriamo ci porterà anche a collaborare nell’immediato futuro.
Karin Proia, Federico D’Ambrosi, Carlo Delli Colli, Michela Altobelli e la nostra Eleonora Di Mario, giurati di questa edizione, per la sapienza con cui hanno assegnato i vari premi in palio.
Max Preiss (premiato per Ballet Story), Yulia Travnikova (premiata per Second Wind), Mariam Hernandez (premiata per Curvas), e rispettivi accompagnatori, per averci fatto passare delle giornate internazionali spensierate e caciarone, dimostrando come non sono i confini tra nazioni a dividere le persone, ma che se si ha il giusto spirito si possono stringere amicizie a tutte le latitudini. Il ricordo delle loro risate insieme a noi resterà nei nostri cuori come uno dei momenti più belli di questo festival.
Francesco e Pietro Muzak per la costante assistenza tecnica, che non ci è stata fatta mancare mai e che ha garantito la resa di tutta la manifestazione.
La signora Pina e i padri della Badia di Ceccano, che hanno accolto i nostri ospiti nell’ostello del campus di chimica facendoli sentire come a casa.
I registi, tutti e 368, che hanno iscritto le loro opere al nostro festival, sperando che possano aumentare ancora nella prossima edizione.
La stampa, le tv, le radio, i siti internet, che mai come quest’anno hanno dato grande eco alla manifestazione.
Per ultimi, come di consueto, ringraziamo noi stessi, perché insieme riusciamo a superare anche gli ostacoli che ci sembrano insormontabili, e li superiamo, dandoci forza l’uno con l’altro, con grande spensieratezza. Ora siamo stanchi, ma la testa, già libera, inizia a pensare al futuro.