In questa 17esima edizione del Dieciminuti Film Festival ci saranno ospiti importanti che ci accompagneranno in un dialogo tra gli argomenti più vari: dai corti in gara, al mestiere del cinema, all’arte, fino ad arrivare ai temi di attualità, come – purtroppo – il conflitto in Ucraina.
Insomma, una serie di incontri – in programma dal 28 marzo al 2 aprile – da non perdere. Scopriamoli insieme!
Si parte lunedì 28 marzo con l’autore del corto in gara “Giovanni”, Marco Di Gerlando, che si soffermerà sui perché di questo cortometraggio e sulle tematiche di genere che lo riguardano. Autore originario di Genova, Di Gerlando con i suoi corti ha ottenuto svariate premiazioni, partecipando a numerosi festival, compreso il Giffoni.
Al centro di questa edizione ci sarà la volontà di approfondire quanto sta accadendo in Ucraina attraverso la serie di appuntamenti del DFF per la pace. Sempre lunedì 28 – tra una proiezione e l’altra – affronteremo la questione dei rifugiati, non come numeri, ma come persone costrette ad abbandonare il loro paese, la loro casa e spesso anche la loro famiglia a causa della guerra. Ce ne parlerà il documentarista Paolo Martino, regista originario di Frosinone che ha arricchito – e continua ad arricchire – il suo bagaglio culturale ed umano seguendo le difficili esistenze dei migranti.
Nella serata di mercoledì 30 marzo, il Cinema Antares ospiterà il secondo incontro del DFF per la pace. Protagoniste dell’appuntamento saranno – ancora una volta – le tematiche che ruotano attorno ai fenomeni migratori, stavolta con un focus verso l’accoglienza, intesa non solo come un dovere del cittadino, ma come un dovere umano. Ospite della serata sarà, infatti, l’organizzazione indipendente Refugees Welcome Italia che, dal 2015, si occupa di comunicare direttamente con i cittadini per favorire l’inclusione dei rifugiati all’interno del luogo d’accoglienza e della società che li ospita, soprattutto quando si ha a che fare con giovani migranti in fuga dal loro paese o con casi di minori non accompagnati.
Biagio Cacciola sarà il terzo ospite del DFF per la pace. Insieme al professore e filosofo, giovedì 31 parleremo di quanto sta accadendo in Ucraina attraverso il modo in cui i media riferiscono gli eventi, riflettendo sulle influenze culturali che il conflitto sta avendo su di noi. A partire dal sistema delle sanzioni come meccanismo per contrastare l’invasione pilotata da Putin, sono seguiti poi dei boicottaggi sul piano artistico e sportivo per colpire la Russia. I provvedimenti hanno colpito chi non ha apertamente denunciato la propria contrarietà all’invasione putiniana; decisione diffusa, ma che sul piano culturale ha portato ad episodi imbarazzanti e inquietanti come il caso del ciclo di lezioni su Dostoevskij inizialmente annullate, che lo scrittore Paolo Nori avrebbe dovuto tenere.
Il 2 aprile ospiteremo la regista, attrice e drammaturga Damiana Leone, che ci racconterà del suo spettacolo “Ninetta e le altre – Le marocchinate del ‘44”, vincitore del Premio Pirandello 2005 e del premio alla regia e alla drammaturgia del Festival “Chimere” di Amnesty International. La storia è quella di tre donne all’inizio degli anni Quaranta: il loro quieto vivere e le loro problematiche quotidiane sono interrotte bruscamente dalla Seconda Guerra Mondiale. Col passare degli anni, il conflitto diventa sempre più vicino, fino a colpire direttamente le tre protagoniste. La rappresentazione vuole anche porsi come un documento delle 20 mila donne che sono state violentate e brutalizzate durante la Seconda Guerra Mondiale, riflettendo anche su quanto sta passando la popolazione civile ucraina in quest’ultimo periodo.