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DFF, DIREZIONE CINECECCANO

Noemi Belotti for Dieci Minuti Film Festival 19th edition

Abbiamo visto storie ambientate negli angoli più disparati del mondo. Ci siamo appassionati, innamorati, commossi, in alcuni casi anche arrabbiati, nel vedere sul grande schermo opere arrivate e selezionate da ogni angolo del mondo, con le loro peculiarità, i loro stili, la loro voglia di dire qualcosa che in tante opere “mainstream” ormai si è persa.

Abbiamo scelto di ribellarci ad una situazione che non ci piaceva più, a una politica che non ci ascoltava più, a un modo arrendevole di accettare sempre a testa bassa tutte le cose negative che questa epoca e questo territorio ci stanno dispensando ormai da anni. Abbiamo detto basta, e in tutta la difficoltà che abbiamo incontrato siamo riusciti a tirare fuori una delle più belle edizioni del DFF degli ultimi anni, in assoluto.

Abbiamo poi scelto di concludere questa ideale marcia ribelle sotto al Palazzo, nella piazza centrale della nostra città, per far sentire forte, fortissimo, che noi ci siamo, siamo qui, e siamo più determinati che mai a cambiare tutto.

Non è stata una passeggiata, è stato un sentiero di montagna, di quelli tortuosi e poco battuti, ed è proprio per questo che, arrivati in cima, ci siamo sentiti prima in debito di ossigeno, per qualche secondo, ma poi, tornata l’adrenalina ai livelli di guardia, ci siamo seduti a guardare il panorama, e lo abbiamo trovato bellissimo.

Per tutto questo, ringraziamo Roberto Cipriani, Ermenegildo Raucci e tutto il personale del Dream Cinema, perché la loro cordialità, disponibilità e apertura nei nostri confronti sono stati tali da farci sentire come a casa già dal primo momento, e ci hanno permesso di offrire al pubblico uno spettacolo migliore per qualità e professionalità.

Ringraziamo Jolly Auto, che come mobility partner ci ha fornito auto elettriche che ci hanno consentito di gestire gli spostamenti rispettando l’ambiente e riducendo le emissioni, in linea con i principi del nostro festival, tra i primi ad essere ecosostenibili in questa regione.

Ringraziamo in particolare il forno Palitti, per le forniture per i nostri volontari, ma anche Caffè 2000, Ostelleria, Civico 18, Il Contadino, Birdland, Emme Erre Advertising, La Piazzetta, La Favolosa, Hotel La Villa, Ristorante Cerroni, Blu Service, Carfuel, che ci conferma la fiducia grazie a Sara Sodani, e i nostri fornitori abituali che come sempre ci hanno agevolato in tutto e per tutto.

Ringraziamo ogni regista, casa di produzione o distribuzione che ci hanno inviato i propri lavori, il festival esiste anche e soprattutto grazie alle loro opere e vive della forza delle loro storie, ognuno di loro per noi è prezioso, così come ringraziamo le piattaforme Filmfreeway, Festhome e Click for Festivals per il supporto informatico nelle fasi di iscrizione.

Ringraziamo e abbracciamo ogni singolo ospite, membro della giuria, artista o spettatore che sono accorsi in questa settimana al Dream Cinema, condividere questa nuova avventura con loro è stato bellissimo.

Ringraziamo Pietro Alviti, Vittoria D’Annibale, la Rete delle Associazioni, la Amaseno Harmony Marching Band, la Boinas Verdes Marching Band, e le centinaia di persone accorse in piazza per la bellissima serata finale congiunta tra il DFF e il Festival Francesco Alviti.

Ringraziamo Noemi Belotti per le splendide foto, Gianmarco Leva per la creatività, Alice Marzilli e Progresso Fabraterno per lo spazio di approfondimento dedicato a Plastica Connection.

Per ultimi, ringraziamo uno ad uno tutte le volontarie e i volontari che hanno lavorato, chi per un anno, chi per qualche settimana, chi per pochi giorni, alla riuscita di questa edizione straordinaria:

Direzione Artistica: Alessandro Ciotoli, Caterina Malizia, Cristina Cavicchini, Alessia Cristofanilli, Francesca Ciotoli, Sara Ferracci, Isabella Malizia, Laura Picchi, Eleonora Verardi.

Produzione: Daniele Fontana, Sciabola, Elena Ciocchetti, Luca Di Folca, Francesca Lauretti, Graziano Molinari, Rosa Parente, Damiano Compagnone, Francesca Aversa, Emanuele Di Carlo.

Facilitatore: Andrea Ciotoli, Danilo Carretta.

Direzione Tecnica: Marino Cervoni, Giulia Aversa, Francesco Maura, Francesco Massa, Flavia Taglioni.

Comunicazione: Maria Laura Lauretti, Martina Mastrogiacomo, Benedetta Mastronardi, Martina Sorge, Sara Scarsella, Corrado Capobianco, Giorgia Adriano, Riccardo Gabriele.

Traduzione: Serena Santodonato, Sveva Germani, Laura Liolli, Alessandra Bigi, Anna Lusuardi, Andreina Grande, Jessica Sciré Scappuzzo.

Abbiamo chiuso annunciando sul palco il tema del DFF20, sarà la Città del Cinema, sarà CineCeccano, e lo porteremo in tutti i luoghi possibili, perché quando non ti piace come è stata apparecchiata la tavola, tu disfala e rifalla di nuovo.

We have seen stories set in the remotest corners of the world. We were intrigued, in love, in tears, and on some occasions even upset by all the amazing films we watched on the big screen. Works that came from every corner of the planet with so many different peculiarities, styles and desire to communicate something that so many of the mainstream media struggle to communicate these days.

We chose to rebel against a situation that didn’t suit us anymore, against politicians that were no longer there for us, against a defeated attitude that had led us to accept conditions below the standard we required because that’s all this territory had to offer for years. We said enough is enough, and despite all the difficulties we faced, we managed to put together one of the best editions of DFF overall.

We then chose to conclude this ideal rebellion under the Administration building in our town so that they could hear us, loud and clear, and know that we are more determined than ever to make change happen.

It wasn’t easy at all, it was a steep and arduous mountain path, and when we reached the top we found ourselves gasping for oxygen for a few seconds. But then the adrenaline kicked in, and we were able to admire the most breathtaking view. We finally sat down and let that sink in.

For all this and more, we would like to extend our thanks to Roberto Cipriani, Ermenegildo Raucci and the entirety of the staff at Dream Cinema. Their hospitality, kindness and openness towards our team made us feel at home from the moment we stepped in the building. They made it possible for us to present the best edition of our festival to day in terms of quality and professionalism.

We want to thank our mobility partner Jolly Auto who provided electric vehicles to facilitate the logistics in the utmost respect for the environment in line with the values of our festival, one of the first eco friendly projects in the region.

We would also like to thank Palitti bakery for feeding our volunteers, but also our regular suppliers: Caffè 2000, Ostelleria, Civico 18, Il Contadino, Birdland, Emme Erre Advertising, La Piazzetta, La Favolosa, Hotel La Villa, Ristorante Cerroni, Blu Service for their services and continued support, and Carfuel renewed our partnership thanks to the friendship with Sara Sodani.

We would like to thank the editorial team behind Taxi Drivers, particularly Luca Bove who was present throughout the week, for documenting our story with passion and dedication.

We would like to thank every filmmaker, production or distribution company, that send their films to our Festival. All of this was made possible also and especially thanks to these amazing works and the power behind these stories. Each and every single one of them is so precious to us. We would also like thank the teams behind the platforms Filmfreeway, Festhome and Click for Festivals for their support in getting films through to the Festival.

We want to extend the sincerest of thanks to every single guest, jury member, artist and all the audience that attended the Festival this week at the Dream Cinema. Sharing this new adventure with each and everyone of them was so exciting.

We want to thank Pietro Alviti, Vittoria D’Annibale, the Associations Network, the Amaseno Harmony Marching Band, the Boinas Verdes Marching Band, and the hundreds of people who attended the final joint event between DFF and the Francesco Alviti Music Festival.

Thanks to Noemi Belotti for the amazing photos, to Gianmarco Leva for his creative ideas and to Alice Marzilli and Progresso Fabraterno for their insight on the documentary Plastica Connection.

Last but not least, we want to thank all of our volunteers who relentlessly worked towards the success of this edition of the Festival, some for a year, others for a few weeks or just a few days:

Artistic Direction: Alessandro Ciotoli, Caterina Malizia, Cristina Cavicchini, Alessia Cristofanilli, Francesca Ciotoli, Sara Ferracci, Isabella Malizia, Laura Picchi, Eleonora Verardi.

Production: Daniele Fontana, Sciabola, Elena Ciocchetti, Luca Di Folca, Francesca Lauretti, Graziano Molinari, Rosa Parente, Damiano Compagnone, Francesca Aversa, Emanuele Di Carlo.

Coordinator: Andrea Ciotoli, Danilo Carretta.

Technicians: Marino Cervoni, Giulia Aversa, Francesco Maura, Francesco Massa, Flavia Taglioni.

Media: Maria Laura Lauretti, Martina Mastrogiacomo, Benedetta Mastronardi, Martina Sorge, Sara Scarsella, Corrado Capobianco, Giorgia Adriano, Riccardo Gabriele.

Translation and Interpreting: Serena Santodonato, Sveva Germani, Laura Liolli, Alessandra Bigi, Anna Lusuardi, Andreina Grande, Jessica Sciré Scappuzzo.

We concluded this edition of the Festival by announcing the theme for DFF20: CineCeccano, the City of Cinema. We will take this festival everywhere and anywhere, because when you don’t like the cards you were dealt you have to deal them again yourself. 

DFF, L’IRAN SI AGGIUDICA LA 19ESIMA EDIZIONE

La giuria ha scelto “CCTV” di Samira Karimi come Miglior Film del Dieciminuti Film Festival 2024

Tra incontri, dibattiti e una programmazione ricca di cortometraggi di qualità, si è chiusa con successo la 19esima edizione del Dieciminuti Film Festival, quest’anno ospitata dal Dream Cinema di Frosinone. La cerimonia di premiazione finale, in cui sono stati consegnati i premi ai cortometraggi vincitori, si è svolta sabato 6 luglio in una sala 7 gremita di professionisti della settima arte e di appassionati.

La Giuria Ufficiale, presieduta dal regista spagnolo Marco Huertas – insieme ai giurati Valentina Giudici, Michele Alberio, Andreina Ciotoli, Andrea Mileto, Simona Fontana, Domenico Rotella, Jacopo Diana, Nicla Langiu e Emanuele di Carlo – ha decretato i vincitori:

Miglior Film Official Selection – CCTV (Samira Karimi, Iran)

Miglior Film Extralarge – Burul (Adilet Karzhoev, Kyrgyzstan)

Migior Documentario – Otro día más (Juan Carrascal Ynigo, Spagna)

Gran Premio della Giuria – Are you a man (Gjorce Stavreski, Macedonia)

Miglior Sceneggiatura – Chen Shuyao per Manting (Chen Shuyao, Cina)

Miglior Fotografia – ex-aequo Rasmus Heise per Ivalu (Anders Walter, Pipaluk K. Jørgensen, Danimarca)e Cristiano Casone per Frammenti (Andrea Casadio, Italia)

Miglior Montaggio – Raul Kingtai e Guillermo Lorenzana Torns per Lion Dreams (Jordi López Navarro, Spagna)

Miglior Colonna Sonora – Rasmus Walter per Ivalu (Anders Walter, Pipaluk K. Jørgensen, Danimarca)

Miglior Attore – Joshua Griffin per The Stupid Boy (Phil Dunn, Regno Unito)

Miglior Attrice – Paola Buratto per Metamorfosi (Pietro Porporati, Italia)

La Giuria Animazioni, presieduta dalla regista spagnola Carmen Córdoba, insieme ai giurati Silvia Minotti e Federico Ferri, ha scelto come Miglior Animazione il cortometraggio Zoo di Tariq Rimawi (Giordania).

Menzione a parte per il Premio IndieGesta, assegnato dai soci dell’associazione culturale al regista Pol Diggler (Spagna) per l’opera Sincopat.

Infine, nel corso della giornata conclusiva, il folto pubblico in sala ha scelto, tra le sette opere in concorso nella sezione Visti da Vicino (dedicata a registi emergenti del territorio), Ju Terrancino di Gianmarco Cipolla.

After a week full of talks, meetings and an array of high-quality screenings, the 19th edition of Dieciminuti Film Festival came to an end. The present edition of the festival was held at the Dream Cinema in Frosinone. The awarding ceremony took place on the afternoon of Saturday, July 6, at the presence of industry professionals and passionate moviegoers.

The Official Jury, chaired by Spanish filmmaker Marco Huertas, and comprised of jury members Valentina Giudici, Michele Alberio, Andreina Ciotoli, Andrea Mileto, Simona Fontana, Domenico Rotella, Jacopo Diana, Nicla Langiu and Emanuele Di Carlo, has proclaimed the winners of the following categories:

Best Film (Official Selection) – CCTV (Samira Karimi, Iran)

Best Extralarge – Burul (Adilet Karzhoev, Kyrgyzstan)

Best Documentary – Otro día más (Juan Carrascal Ynigo, Spain)

Grand Jury Prize – Are you a man (Gjorce Stavreski, North Macedonia)

Best Screenplay – Chen Shuyao for the short film Manting (Chen Shuyao, China)

Best Cinematography – ex-aequo Rasmus Heise for the short film Ivalu (Anders Walter, Pipaluk K. Jørgensen, Danimarca)and Cristiano Casone for the short film Frammenti (Andrea Casadio, Italia)

Best Editing – Raul Kingtai and Guillermo Lorenzana Torns forthe short film Lion Dreams (Jordi López Navarro, Spain)

Best Soundtrack – Rasmus Walter for the short film Ivalu (Anders Walter, Pipaluk K. Jørgensen, Denmark)

Best Actor – Joshua Griffin in The Stupid Boy (Phil Dunn, United Kingdom)

Best Actress – Paola Buratto in Metamorfosi (Pietro Porporati, Italy)

The Animation Jury, chaired by Spanish filmmaker Carmen Córdoba, and comprised of jury members Silvia Minotti and Federico Ferri, decided the winner of the Animation category:

Best AnimationZoo (Tariq Rimawi, Jordan)

The Indiegesta Prize, assigned by the members of the cultural association which organizes the festival, this year goes to Spanish filmmaker Pol Diggler for his short film Sincopat.

In the afternoon of Saturday 6, the audience also voted for their favourite film in the Visti da Vicino category, dedicated to local emerging filmmakers. The winner of the Audience Award is Ju Terrancino by Gianmarco Cipolla.

#DFF19, TUTTE LE CURIOSITÀ

Le storie del DFF ci raccontano il mondo e stavolta la selezione dei corti in concorso è stata davvero di alta qualità. “Ogni festival è assemblato come fosse una casa – spiega il direttore artistico Alessandro Ciotoli -. Mattone su mattone. Ogni mattone è una storia, e le storie di questa edizione sono veramente molto potenti. Con questo festival tocchiamo tutti gli angoli del pianeta, dall’Africa alla Groenlandia alla Cina alla Russia, e in qualche modo ci sentiamo tutti più vicini”.

Tante, tantissime, le curiosità che abbiamo in serbo dal 1° al 6 Luglio e che incontrerete sfogliando il nostro bel programma:

  • Almae Pasta and Test Score, due corti che arrivano da parti del mondo diverse e distanti, come il Cile e Taiwan, ci raccontano la solitudine moderna dei bambini, che vivono da soli dentro spazi urbani degradati nella costante attesa del ritorno dei genitori dal lavoro, che, come succede anche qui, è sempre più ritardato rispetto al passato.
  • Broken Wings, di due maestri (vecchie conoscenze del DFF) come Jorik Dozy e Sil Van der Woerd, coinvolgendo Ludovico Einaudi, che ha composto per loro le musiche, raccontano il rischio di estinzione di oltre 1500  specie di uccelli a causa del bracconaggio selvaggio.
  • I due iraniani finalisti, entrambi di registe donne, sono potenti pur raccontando storie completamente diverse. CCTV racconta la storia di due ragazze lesbiche, sorprese dalle telecamere di videosorveglianza della scuola mentre si davano un bacio, che dovranno ingegnarsi per far sparire le prove, per non essere punite. Witness, invece, è il dramma di una ragazza costretta a cercare un testimone che racconti al giudice che sua madre era un’adultera, per far scagionare il padre dall’accusa di omicidio, perché in Iran il delitto d’onore non è punito dalla legge.
  • La Brecha, del ballerino e coreografo messicano Rob Maldonado, racconta del processo di trasformazione del Messico da paese tollerante a paese razzista.
  • Quel che resta, prodotto da Giffoni, racconta dei disastri prodotti dagli sprechi alimentari nella nostra società.
  • Umut, film turco, racconta dei conflitti del mondo moderno attraverso una cornice, portata via di volta in volta dalle famiglie in fuga, sempre di più, in ogni angolo del mondo.
  • Burul, opera sensibile che arriva dal Kyrgyzstan, racconta, attraverso i sogni di una ragazza appassionata di lotta libera, il dramma di un’usanza spietata ancora utilizzata in quel Paese, ossia il rapimento delle ragazze da parte dei familiari dei ragazzi che se ne sono invaghiti, una storia di redenzione che farà emozionare tutti.
  • Duelo, Regreso al Armario, Manting, raccontano con modi e sfaccettature diverse il tema dell’omosessualità, di quella ostentata, di quella repressa, di quella punita fino alla tragedia, tre opere molto diverse tra loro ma al tempo stesso potentissime.
  • Frammenti è il primo corto che entra al DFF che parla di covid. Avevamo scelto fino ad oggi di non farlo entrare per un po’ tra i nostri temi. Ma il corto è intenso, la protagonista, Matilde Gioli, che recita praticamente da sola, è una tirocinante cui spetta il compito di comunicare la morte dei pazienti ai rispettivi familiari durante la fase più dura della pandemia.
  • Ivalu è una piccola gemma che sarà molto valorizzata dalla qualità della sala, perché racconta una storia di tradizioni, di usanze drammatiche, in un realismo magico che valorizza i paesaggi della Groenlandia.
  • Metamorfosi, con due bravissime attrici italiane, Paola Buratto e Anita Caprioli, racconta un momento cruciale della fase di transizione, una storia emozionante e attuale.
  • Sincopat, di Pol Diggler (già vincitore due anni fa del DFF) è una storia “fantascientifica” fino a un certo punto, perché racconta di un chip inserito nel cervello che consente di ascoltare musica direttamente nella testa. Un tema attuale, perché esistono già dispositivi che vanno in quella direzione, ma che ci fa riflettere su come potrebbe essere…
  • The Stupid Boy racconta di un adolescente autistico che sventa un attentato da parte di un suprematista bianco in una metro di Londra.
  • Things unheard of è l’essenza di quello che succede ogni giorno nel Kurdistan turco, prepotenze, violenze e resistenza culturale da parte del popolo curdo, che resiste anche attraverso piccoli gesti al tentativo del governo Erdogan di cancellare la loro cultura.
  • Tits è un film minimale, tipico dei paesi del Nord Europa, che con poche parole e immagini minimali racconta il tema dei disturbi alimentari e di come immaginiamo gli altri ci guardino.
  • Tra i documentari, Otrio Dia Mas affronta un tema che sarà sempre più attuale con l’alzamento dell’età media della popolazione, quello dei caregiver.
  • A guerra finita è un gioiello di Simone Massi, ormai acclamato e riconosciuto come tra i più importanti animatori italiani di questa epoca. Un’opera pacifista, sostenuta da Emergency, che sta facendo il giro del mondo.
  • Lights è un corto molto delicato, che racconta la voglia di una fiammella di essere diversa dalle altre.
  • Moon Spirits torna sul tema della distruzione dei territori dei Nativi del Nord America da parte degli Stati Uniti.
  • Quem Salva il tema della deforestazione amazzonica attraverso l’utilizzo massiccio degli incendi.
  • Zoo, infine, girato nel 2023, è la storia di un bambino che gioca a calcio in una città totalmente distrutta, Gaza. Un corto tragicamente attuale e addirittura premonitore dei fatti accaduti in Palestina dallo scorso ottobre.

Vi aspettiamo ogni sera al Dream Cinema, a Frosinone, dal 1° al 6 Luglio!